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« Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.

Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. »

(George Bernard Shaw)

sabato 31 dicembre 2011

Happy New ... Book!

Ultimo dell'anno, tempo di tirare le somme.
Niente di pesante, tranquilli! Voglio solo condividere le mie letture di quest'anno, magari qualcuno può trovarci degli spunti piacevoli!
Il 2011 è stato molto prolifico da questo punto di vista, ho letto 51 libri, praticamente una media di uno a settimana.

Li scrivo in ordine di lettura, con accanto la mia valutazione, quella di Anobi da 1 (pessimo) a 5 (bellissimo) stelline

Il ritratto di Dorian Gray (Oscar Wilde) 2/5
L'oro dell'Inca (Clive Cussler) 3/5
La tredicesima storia (Diane Setterfield) 4/5
Chocolat (Joanne Harris) 4/5
Oscar e la dama in rosa (Eric-Emmanuel Schmitt) 5/5
Biscotti e sospetti (Stefania Bertola) 4/5
A neve ferma (Stefania Bertola) 4/5
Wesley il gufo (Stacey O'Neil) 3/5
Novecento (Alessandro Baricco)  3/5
Vittoriosa o vinta? (Grazia Lobetti Bodoni) 4/5
Northanger Abbey (Jane Austen) 4/5
Sly (Banana Yoshimoto) 3/5
Alice nel paese delle meraviglie (Lewis Carroll) 3/5
Amabili resti (Alice Sebold) 5/5
Viaggio attraverso lo specchio (Lewiss Carroll) 1/5
Persuasione (Jane Austen) 5/5
La gatta che amava le acciughe (Detlef Bluhm) 3/5
Rivergination (Luciana Littizzetto) 3/5
La classe fa la ola mentre spiego (John Beer) 3/5
La soavissima discordia dell'amore (Stefania Bertola) 3/5
La ragazza di giada (Lisa See) 4/5
Io speriamo che me la cavo (Marcello d'Orta) 4/5
I dolori del giovane Walter (Luciana Littizzetto) 3/5
Mai come mia madre e altre cose che ho imparato da lei (Ruth Reichl) 3/5
Un matrimonio perfetto (Winifred Wolfe) 5/5
Marina (Carlos Luiz Zafon) 5/5
Gli uomini vengono da MArte, le donne da Venere (John Gray) 4/5
Orgoglio e pregiudizio (Jane Austen) 5/5
Harry Potter e lapietra filosofale (J.K. Rowling) 5/5
Lucertola (Banana Yoshimoto) 1/5
Harry Potter e la camera dei segreti (J.K.Rowling) 5/5
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (J.K.Rowling) 5/5
Di matrigna ce n'è una sola (Rossella Calabrò) 2/5
Cosìin terra, come in cielo (Andrea Gallo) 4/5
Harry Potter e il calice di fuoco (J.K.Rowling) 5/5
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (J.K.Rowling) 5/5
Per orgoglio o per amore (Pamela Aidan) 4/5
Si sta facendo sempre più tardi (Antonio Tabucchi) 1/5
Tra dovere e desiderio (Pamela Aidan ) 3/5
Harry Potter e il principe mezzosangue (J.K. Rowling) 5/5
Harry Potter e i doni della morte (J.K.Rowling) 5/5
Venuto al mondo (Margaret Mazzantini) 5/5
Quello che resta (Pamela Aidan) 4/5
Ti ho sposato per allegria (Natalia Ginzburg) 1/5
Se mi lasci fa male (Stefania Bertola) 3/5
Sono venuto per servire (Andrea Gallo) 4/5
Le ragazze di Shanghai (Lisa See) 4/5
Ne parliamo a cena (Stefania Bertola) 3/5
Aspirapolvere di stelle (Stefania Bertola) 5/5
Una donna non dimentica (Sidney Sheldon) 3/5
Papaveri e papere (Antonio Caprarica) 4/5

Trovate una recensione per ognuno nella mia biblioteca di anobii, qua.

C'è da dire che quest'anno ho fatto acquisti pazzi su Amazon.it, almeno finché quella legge idiota non gli ha impedito di continuare di fare sconti fino al 40%.

Inoltre, ho scoperto gli ebook, e gli ebook reader ... che Babbo Natale ha provveduto a recapitare visto che sono stata buonissima tutto l'anno.

Il Sony PRS-T1
E' bellissimo da vedere e comodissimo da usare! Può contenere fino a 1200 libri, è leggero, touch screen, WiFi  e le pagine sono nitidissime. Sono al settimo cielo!!
Con questo spottino pubblicitario vi saluto e vi auguro ogni bene per questo 2012 che sta arrivando!


mercoledì 28 dicembre 2011

Menu Natale 2011

Mi appunto il menu di Natale, visto che ogni anno fatico a metterlo insieme e non mi ricordo mai come l'ho composto l'anno prima.

Crostini salsiccia stracchino
Pan Brioche terra-mare (pasticceria)

Crepes prosciutto cotto e sottiletta
Lasagne verdi al Ragù

Girello arrosto cotto nel latte
Torta salata zucchine e Philadephia
Torta salata di verdure

Carciofi aglio e prezzemolo

Rotolo alla crema Rocher
Cioccosoffice Bauli
Ricciarelli fatti in casa (Fantastici! Presto pubblicherò la ricetta)

Avevo in mente anche altre cose, soprattutto stuzzichini da antipasto, ma ho dovuto accantonare per mancanza di tempo (anche se avevo fatto ragù  e ricciarelli il 23 e crepes, lasagne e torte salate il 24). 
Ad ogni modo non ci siamo certo alzati da tavola con la fame e qualcosa è fortunatamente avanzato anche per i giorni seguenti, così adesso non ho da cucinare ancora per qualche pasto, che non è mai male!


lunedì 19 dicembre 2011

Too late cake




Di chi saranno questi piedoni? 
Come promesso ecco la foto della mia ultima creazione, realizzata per festeggiare il Natale con i colleghi.

Non è certo perfetta, anzi, la foto nasconde alcuni difettucci non da poco, primo fra i quali le grinze che ancora non mi riesce di spianare sul retro della torta al momento della copertura, e una diffusa sprecisione, accentuata dal fatto che ho solo 3 pennelli e nemmeno uno a punta fine ... al momento di delineare i contorni ero disperata.

Ho provato una tecnica nuova, ispirandomi alle bellissime torte della mia amica Sve. Lei compone le figure come puzzle, io non avevo il tempo di realizzare tanti pezzi con la pasta colorata, così ho pensato di ritagliare la sagoma e dipingerla con i pennelli. 
Il problema era che non sapevo come passare i contorni interni sulla sfoglia ... così mi sono ingegnata ed ho buchicchiato tutti i contorni con uno spillo. Purtroppo però il colorante nero non è bastato a tappare i buchini ... da vicino si vedono benissimo, sic! Devo assolutamente trovare un altro sistema. Idee?

Insomma... eccola qua:

La torta è la solita Torta Paradiso da 24 cm, bagnata con latte e Nesquick e farcita con uno strato di Ganache al cioccolato fondente e uno di Quick Cream.
La frase l'ho presa da uno schema a punto croce di Lizzie Kate.
Speriamo che sia buona, domani la sentenza.



CioccoRotolo alla Quick Cream e Torta Tenerina

Oggi posto le foto di un paio delle ultime torte fatte, niente di nuovo, solo variazioni sul tema, ma sempre belle da vedere e idee pronte per prendere spunto.

Ogni tanto rifaccio la Torta Tenerina, quindi ho pensato di sostituire le prime foto che avevo fatto perché non si potevano guardare.



Poi abbiamo il CioccoRotolo alla Quick Cream: la novità sta nel fatto che per la prima volta ho sostituito parte della farina con cacao, ottenendo il rotolo scuro. La farcitura è una crema semplicissima la cui ricetta si trova nel web con mille varianti, quindi non saprei a chi attribuire la paternità. DI fatto, ho realizzato la Camy Cream senza aggiungere panna. Posterò in seguito la ricetta a parte, anche se in verità è semplicissima. In questo rotolo stava molto bene, sia cromaticamente, sia col sapore dolciastro che attenuava l'amarognolo del cacao.



 

Oggi, poi, ho realizzato una torta PDZ natalizia, ma merita un post tutto suo!

sabato 26 novembre 2011

Fur-ever friends

In questo periodo mi sono messa a completare diversi W.I.P. fermi da un po' con le 4 frecce ad un passo dalla fine.

Ecco "Fur--ever friend" uno schemino simpatichetto di Barbara Ana che ho montato a cuscinetto.


Gioca sull' assonanza fra "Furr" e  "For", cosicché la frase può signficare "Amici per sempre" ma anche qualcosa come "Amici per la pell..iccia"

domenica 20 novembre 2011

Cow Cake

Ed ecco Priscilla, la Cow Cake che ho portato in regalo a mia cugina Manuela, amante delle mucche.
Simpatichetta, no?


E' la solita Victoria sponge da 24 cm di diametro, bagnata con Nesquik e farcita con crema Rocher ... il mio cavallo di battaglia, ormai.


Pasta di Zucchero

Pubblico sul blog la ricetta che uso per la Pasta di zucchero. E' esattamente la ricetta di cookaround e la trovate QUI con maggiori dettagli.

La riporto per comodità, perché ogni volta che ne ho bisogno vado a rileggermi tutto quel lunghissimo post, quando invece ormai mi bastano solo le dosi.

Per la precisione, si tratta della ricetta della PDZ setosa, quella con un pochino di burro: la trovo molto più morbida e malleabile di quella normale, riesco a tirarla sottilissima senza che si rompa, mi sono trovata benissimo e non la mollo più.

PASTA DI ZUCCHERO SETOSA

Ingredienti
450 gr.  zucchero a velo
70 gr. miele
5 gr. gelatina in fogli  (io 6 gr., vedi sotto)
30 gr. acqua
16 gr. burro

Esecuzione
Preparare lo zucchero in una ciotola a sponde alte.

Mettere a mollo la gelatina nell'acqua per qualche minuto, finché diventa morbida

Versare acqua e gelatina in un pentolino  e metterlo sul fuoco bassissimo finché la gelatina si scioglie completamente.

Aggiungere il miele e il burro, mescolando sempre e tenendo il fuoco più basso possibile, non deve mai soffriggere.




Quando il composto diventa perfettamente liquido versarlo nella ciotola con lo zucchero e impastare il tutto (con le mani o, più rapidamente, con le fruste elettriche - ad elica, non quelle per montare la panna).


Se si utilizzano le fruste dare solo pochi colpi, finché il tutto si addensa a palla e poi continuare con le mani, altrimenti diventa una crema, difficilissima da far solidificare.



Usare zucchero a velo aggiuntivo per aiutarsi ad impastare: all'inizio il tutto sarà appicicaticcio, ma pian piano diventerà elastico.

Tenere sempre dello zucchero a velo di scorta perché aiuta enormemente la lavorazione, ma resistere alla tentazione di unirlo tutto insieme in quantità massiccia perchè altrimenti si squilibrano le dosi e la pasta mancherà di elasticità. Se l'impasto all'inizio è molto molle, lasciarlo riposare un po' all'aria: tenderà a solidificarsi e sarà più facile maneggiarlo.


Per evitare l'effetto indurente dello zucchero in più, aggiunto per lavorare la pasta (ad esempio per stenderla col mattarello), in genere  metto 1-2 gr.  in più di gelatina (quindi 6 gr.).


Colorare porzioni dell'impasto con colori in pasta o gel, sconsiglio i liquidi perchè rendono la pasta molliccia.

Queste dosi sono sufficienti per ricoprire una torta di 26 cm di diametro e alta circa 10 cm e decorarla con qualche formina o personaggio. Ad esempio, mi è bastata per la Torta di Ferragosto

sabato 12 novembre 2011

WIP - Once upon a time

Aggiornamento veloce veloce.
Ho scoperto che il castello è STREGATO: non finisce maiiiiiiiiiiii!!!!!!


domenica 6 novembre 2011

Housework never killed anyone ...

... but why take a chance?

Si, potrebbe essere il mio motto in effetti ... e quindi ho provveduto a ricamarlo per poterlo appendere ben in vista.
In realtà il ricamo era pronto già da tempo, ma non avevo mai avuto l'ardire di provare a rifinirlo ... avevo una gran paura di combinare un disastro. 
Ma visto che dopo il quiltino ho preso un po' di fiducia, oggi ho osato e in un'ora scarsa ho assemblato il cuscinetto. Sono proprio soddisfatta!


Lo schema è "Housework never killed anyone" di Lizzie  Kate, ricamato su una Jazlyn 28 ct avorio. I filati sono DMC e sfumati Weeks Dye Works. Ho cambiato qualche colore perché l'originale mi sembrava un po' smortino.






martedì 1 novembre 2011

Dita di strega

 ... ovvero biscottini a tema Halloween.
E' l'ultimo degli esperimenti di quest'anno, la ricetta è semplicissima, banale pasta frolla, ma l'effetto è strepitoso!


Ho avuto la fortuna di azzeccare il colorante rosso sangue ... giuro che facevano senso anche a me mentre li dipingevo!


Con queste dosi ne vengono una ventina, io ho fatto dose doppia.

DITA DI STREGA

Ingredienti:

280 gr farina
100 gr burro
100 gr zucchero
1 uovo
1 cucchiaino lievito (anche meno, i miei sono gonfiati troppo)
Aroma vaniglia
Mandorle intere spellate (una ventina)
Miele o marmellata chiara (albicocca, pesca, arancia....)
Facoltativo - Colorante alimentare rosso sangue

Esecuzione:

Impastare tutti gli ingredienti, tranne le mandorle e il miele, molto velocemente con le mani, in una ciotola . Si formerà una frolla un po' elastica, lavorarla finchè l'impasto sarà liscio e omogeneo.

Staccare dei pezzetti e dare loro la forma di bastoncini lunghi circa 10 cm, rotolandoli fra il palmo della mano e il piano di lavoro. 
Passandoci sopra per ultime le dita, si formeranno automaticamente gli assottigliamenti delle nocche. Farci sopra tre leggere incisioni con un coltellino.

Ad una delle sommità inserire una mandorla, come unghia, premendo leggermente.
Allineare le dita in una placca da forno e infornare per 20 minuti a 180°, facendo attenzione che non si coloriscano.

Una volta freddi, controllare che "l'unghia" tenga: la maggior parte ad una leggerissima pressione si staccherà. Incollare nuovamente la mandorla al suo posto usando il miele o la marmellata come colla (il miele secondo me incolla meglio).

Infine, se si desidera rendere più orribili le dita, con un pennellino colorare l'estremità opposta all'unghia, sfumando bene e lasciando qualche impronta di "sangue" anche lungo il dito.



Torta Halloween 2011



Cucù!
Chi è che fa capolino?
Eh eh! E' William: il pipicakestrello che ho realizzato per Halloween.
La torta è la solita Victoria Sponge farcita con crema Rocher , l'ho preferita alla Margherita perché non avevo intenzione di fare una torta particolarmente alta e questa rimane più umida e morbida.

La copertura è stata un po' fortunosa: avevo un bel po' di pasta di zucchero avanzata da torte precedenti, in particolare abbondava quella gialla. Non so quanto si può conservare, ma questa iniziava ad avere due mesi ... quindi dovevo decidere se usarla o buttarla .... e si, beh, detesto buttare il cibo! 
Avevo comprato il nero extra strong, perciò l'ho aggiunto alla pasta gialla (ovviamente passata nel microonde perché sembrava granito) e, a forza di impastare, ho ottenuto un nero convincente, passando prima per tutte le gradazioni del verdastro - grigiastro - nerastro che l'iride conosca.
Comunque alla fine ce l'ho fatta, e la quantità è stata sufficiente alla ricopertura.

Purtroppo,non avendola ricreata, non avevo PDZ bianca, quindi per gli occhi ho usato della panna montata che mi era avanzata dalla livellatura della torta, infilata in un cartoccio di carta forno a mo' di sac a poche ... infatti i dentini non sono precisissimi ...
Sempre con la panna ho fatto un festoncino per incolare le letterine della scritta.
Ali e orecchie sono in cartoncino, of course.
Ecco qua William il tenebroso:



domenica 30 ottobre 2011

Chi va là?

E' iniziata l'invasione ...


Strani esseri si aggirano per la casa ...


Grandi occhi colorati ...


Agili zampette veloci, corpo peloso....


Ma sono RAGNI! Aaaaaaaaaaarghhhhhh!!!!!!!!



Aiuto!!!! Sono tantissimi, ci stanno assalendo ... ci mangeranno!!!!!

 
OPPURE IL CONTRARIO???



P.S. La ricetta dei muffin al cioccolato la trovate QUI, la glassa è fatta con una confezione di zucchero a velo mescolato con 2 cucchiai di cacao amaro sciolti in poca acqua bollente. Codette al cioccolato, Smarties e rotelle di liquirizia hanno fatto il resto. 
E' il primo dei miei esperimenti per Halloween!!


sabato 22 ottobre 2011

Torta Tenerina



Ho sperimentato una ricettina nuova, adatta ai primi freddi (Bugiaaaa ... questa si mangia tutto l'anno, altroché!!! ), a base di cioccolata ( ... taaanta cioccolata ... )
Avrà un milione di calorie e va mangiata a piccole porzioni (mmmm ... si, se riuscite a non spolverarla tutta insieme!!!) E' squisita, e, mentre cuoce, la casa si riempie di un profumino cioccolatoso che ..... 


Ok, mi ricompongo e appunto qua sotto la ricetta

TORTA TENERINA

Ingredienti

125 g di burro
200 g di cioccolato fondente di ottima qualità
200 g di zucchero
4 uova,
un cucchiaio di fecola
zucchero a velo per guarnire

Esecuzione 

In un pentolino fondere la margarina e il cioccolato spezzettato, mescolando a fuoco bassissimo, non deve sfrigolare. Al termine lasciare intiepidire.

Intanto montare le chiare a neve.
In un altro recipiente montare i tuorli con lo zucchero, finché il tutto diventa spumoso e chiarissimo.
Aggiungere la fecola.
Aggiungere il cioccolato fuso (deve essersi raffreddato, al massimo tiepido, non caldo) e mescolare bene.
Per ultime aggiungere le chiare, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarle.

Versare in una tortiera non tanto grande  (la, mia è quadrata 20 X 20 cm) e cuocere a 180° per meno di mezz'ora (prova stuzzicadenti). Spolverare con zucchero a velo.

Deve venire bassa, appena qualche centimentro, e morbidissima: si scioglie in bocca.




Per quanto mi riguarda entra di diritto nella lista dei jolly - cavalli di battaglia che vengono sempre bene e fanno far figura anche se preparati con poco anticipo e pochi ingredienti.

domenica 16 ottobre 2011

Per orgoglio o per amore - Tra dovere e desiderio - Quello che resta

Premetto subito che detesto cordialmente i libri che pretendono di essere antefatti, integrazioni, continuazioni o essere anche solo lontani parenti di altri libri ben più famosi. In pratica, odio gli spin-off come genere e disprezzo i loro ben poco fantasiosi ma molto furbi autori.
Detto ciò, ho voluto provare a leggere questa trilogia, incuriosita e incoraggiata da recensioni di lettori che, par mio, dicevano di non apprezzare il genere eppure avevano trovato in questo caso una felice eccezione. 



Terminato il primo volume (divorato in meno di due giorni), potevo già accodarmi ai "piacevolmente sorpresi".
La trama scorre parallela a quella di Orgoglio e pregiudizio, la lettura è veloce e leggera, e il libro prende molto, fosse soltanto per le bellissime descrizioni di luoghi, personaggi e atmosfere regency ... così naturali che sembra di esserci! 

In pratica si tratta di rileggere l'intera storia così come l'ha vissuta Darcy, e il suo punto di vista è molto interessante. 
E' infatti assai raro in un romanzo d'amore trovarsi a vivere la storia con gliocchi del protagonista maschile. E' ancora più raro che un'autrice di spin off sia riuscita nell'intento rispettando fedelmente la natura  dei personaggi originali ... ammetto che da questo punto di vista questo romanzo è un capolavoro!



E passiamo secondo volume: "Tra dovere e desiderio".
Sinceramente mi sembra più scadente rispetto al primo: sottotono nella trama e sopra le righe negli avvenimenti e nelle ambientazioni gotiche.
Siccome in questo libro non compare mai Elizabeth Bennet perché viene coperto il periodo fra dicembre e aprile in cui i nostri due innamorati non si vedono, l'autrice ha inventato di sana pianta un'avventura thriller per Darcy e, secondo me, se lo poteva risparmiare.

Il libro è scorrevole e la trama infine abbastanza interessante, ma certamente è del tutto avulso da Orgoglio e pregiudizio. Si fa leggere, ma diviene un libro a sé, il protagonista è Darcy come poteva essere chiunque altro ...
sicuramente poteva essere omesso nella trilogia: è chiaramente messo lì per allungare il brodo, oltretutto con una virata "gotic thriller" piuttosto ridicola, insensata e senza consistenza rispetto al resto della storia. 


Il  terzo volume è "Quello che resta", e lo giudico molto bello. Molto aderente a Orgoglio e Pregiudizio e degna conclusione della trilogia.
Per fortuna questo terzo volume riprende in mano le fila del racconto principale, portandolo egregiamente a conclusione.
Nell'insieme un romanzo ben congegnato e ben scritto, nel pieno rispetto dello stile austeniano e dei caratteri che la zia Jane ha assegnato ai personaggi. E' vero che Elizabeth sta molto sullo sfondo, ma è il prezzo da pagare per far risaltare quel gran pezzo d'uomo di Darcy. Bellissima la trasformazione che quest'uomo compie per amore. 
Chi non vorrebbe un innamorato così?  


venerdì 23 settembre 2011

Venuto al mondo





Da poco ho finito di leggere questo romanzo, iniziato a marzo,  spesso interrotto e poi ripreso ad intervalli irregolari. 
La lettura è stata lentissima, impossibile calcolare quante volte sono stata tentata di abbandonarlo, ed ero pronta a scrivere commenti inveleniti sul successo dei best sellers "costruito a tavolino" e non guadagnato sul campo.

Ma ho tenuto duro ed ho terminato la lettura  delle oltre 500 pagine... e mi sono trovata ad attribuire a questo libro 5 stelle su 5 nell'indice di gradimento di Anobii.

Riporto qui la recensione che ho scritto, sono io la prima a meravigliarmi dell'effetto che mi ha fatto questo libro, ma adesso mi sento di consigliarlo a chiunque sia in cerca di una lettura consistente e significativa.

Sono molto disorientata nello scrivere la recensione per questo libro.
Desideravo leggerlo perché ne avevo sentito parlare bene e perché anni fa avevo letto "Il catino di zinco" della stessa autrice e mi era piaciuto molto.
Me lo hanno prestato e l'ho iniziato a leggere piena di entusiasmo che si è freddato quasi subito.
La prima metà abbondante è stata faticosissima da leggere, pensavo continuamente di abbandonarlo. Forse l'argomento non mi prendeva, anzi, mi irritava: le paranoie di una donna che non riesce a rimanere incinta e continua a macerarsi su questo problema per pagine e pagine,come se non ci fosse altro nella vita,  la strana relazione con uno scapestrato coinvolto a sua volta in questa ossessione, fino a spingersi in Ucraina a cercare un utero in affitto ... boh, a me sembrava (e sembra tuttora) tutto assolutamente morboso.

Poi la svolta: le ultime 150-200 pagine prendono ritmo (forse perchè incomincia veramente una storia, uno svolgersi di fatti), si fanno interessanti e, sinceramente, riscattano l'intero libro.
Tutta la narrazione acquista senso e spessore, i personaggi da insulsi diventano veri, drammatici, enigmatici.

Ottima l'ambientazione insolita, in una Sarajevo bombardata e violenta, le piccole storie degli abitanti, quelle vite così ben descritte nella loro dignitosa drammaticità.

Perfetto il finale a sorpresa, che avvince e fa riflettere. Fa rifletere molto. Sulla fissa iniziale della maternità, sul senso della maternità stessa, sul valore degli affetti, sui pregiudizi, sulle scelte di vita, sul razzismo, sulla vita di ognuno in cui fra vincere e perdere c'è un battito d'ali di farfalla. Ogni personaggio principale di questa storia è un perdente che si riscatta e vince qualcosa, ma pagando un prezzo altissimo.

Apprezzo la scrittura della Mazzantini, anche se purtroppo spesso molto prolissa, perché è capace di immagini graffianti e vere, anche se molto crude.

Si, alla fine sono contenta di aver tenuto duro e aver finito questo libro: lo giudico molto molto bello.

domenica 18 settembre 2011

Torta "Star bloom"



Mi era sta richiesta una torta con le stelline ... e stelline sono state, anche se il progetto non era iniziato "sotto una buona stella" ... ma andiamo con ordine.
Gli stampini appositi li avevo già acquistati da una settimana, come anche avevo studiato l'abbinamento fra la base, la bagna e le farciture.

L'organizzazione perfetta vorrebbe che la torta e le farce fossero preparate il giorno prima del montaggio: così quella fredda per bene, si compatta, ed è più facile da tagliare, e le altre acquistano spessore.

La mia accurata pianificazione prevedeva la cottura della torta e la preparazione delle creme  giovedì sera dopo cena, il montaggio dei vari strati e la preparazione della pasta di zucchero venerdì sera  e finalmente la decorazione sabato mattina con una certa tranquillità (la festeggiata sarebbe arrivata dopo pranzo).

MA purtroppo all'atto pratico la programmazione ha mostrato qualche crepa ... giovedì sono uscita dal lavoro alle 20, abbiamo finito di cenare quasi alle 22 ... decisamente non era il caso di mettersi a spignattare. 
Vabbé, male di poco, avrei potuto rimediare l'indomani preparando torta, creme e pdz e poi montare il tutto sabato.

PURTROPPO venerdì c'è stato un nuovo rallentamento: sono riuscita a tornare a casa dal lavoro alle 19 e, dopo una rapida doccia mi sarei messa all'opera se non avessi notato che una delle confezioni da 6 uova che sapevo di avere nel frigorifero era scaduta da quasi 3 settimane!! GULP!


Ho dovuto rivestirmi daccapo e correre alla Coop. A quel punto ho fatto anche un po' di spesa e sono rientrata alle 20.30. Dopo cena, ed erano quasi le 22, mi sono ripromessa di cuocere almeno la torta MA, mentre aspettavo che il maritino lavasse i piatti e sgomberasse il tavolo, mi sono incautamente parcheggiata sul letto per ricaricarmi 5 minuti .... e mi sono risvegliata all' 1 e 30 totalmente incapace di intendere e di volere, con l'unico obiettivo di recuperare il pigiama e ritrovare la via del materasso.


La bella notizia è che sabato mi sono alzata alle 7 bella pimpante ed ho iniziato a creare speditamente. Per le 10 la torta era cotta (altissima, e non mi spiego il perché!), a mezzogiorno le creme erano pronte e gli strati tagliati, alle 14 avevo montato gli strati, alle 15 la PDZ era pronta da colorare (Lavoraccio!!) e finalmente mi sono potuta dedicare alla parte più divertente: la decorazione.

Confesso di essermi scartabellata buona parte del cyberspazio nei giorni precedenti in cerca di idee. Non potevo permettermi di avventurarmi in niente di complicato causa la mancanza di tempo, quindi avevo deciso di limitarmi a riempire tutto di stelle, senza cercare altri temi. Per i colori avevo stabilito di tenermi sul viola e bianco, con sprazzi di rosa.
Ecco come è nata questa torta, un po' progettata, un po' improvvisata, mix perfetto di tecnica e fortuna (e ne ho avuta parecchia, visto che con sommo sprezzo del pericolo ho tentato di nuovo vari esperimenti e sono andati tutti a buon fine!).


Dunque: è una Torta Margherita, che non tradisce mai, ma ho sostituito 30 gr di farina con 50 gr di cacao per farla al cioccolato, infatti per la prima volta da quando mi diletto in questo tipo di torte, la base era scura. 

La bagna era semplicemente costituita da latte e Nesquik, ho un po' abbondato ricordandomi che la volta scorsa la torta era un po' asciuttina, e devo dire che questa volta è venuta perfetta.

Come farcitura ho provato una Ganache al cioccolato fondente (Fantastica, credo che diventerà il mio tipo di farcitura preferito, da provare anche al cioccolato al latte e bianco) e la Camy Cream che avevo visto osannare in varie parti del web e invece per il mio gusto è stata un po' una delusione: sofficissima e delicata, ma assolutamente troppo pannosa. 

Io non amo per niente la panna, ci sento un sapore di burro che ammazza gli altri sapori e mi infastidisce alquanto. Vorrei però provare a rifare la crema in una varsione semplificata, non aggiungendo la panna all'ultimo step, vediamo cosa verrà fuori, perché per il resto è un'idea dal gusto fresco e semplicissima da realizzare.
Prossimamente aggiungerò le ricette delle creme che ho usato.


Ecco qui la foto del "profilo": godurioso, no?


sabato 17 settembre 2011

Il mio primo quilt


Poche parole per mostrare il mio primo quilt.
E' un lavoro dell'inverno scorso, portato avanti nelle domeniche piovose, ma realizzato con colori primaverili e allegri.

Il pattern è un free che ho trovato in rete (più precisamente, ho copiato l'idea, perché poi l'ho adattato alle mie stoffe e alle dimensioni che mi servivano);
le stoffe, tutte di cotone leggero, sono un po' di casa Cenina, un po' del mercatino, un po' rimasugli di lavori passati.

Visto da vicino è molto impreciso, le cuciture sono storte e molti rettangoli .... non sono più rettangolari, tuttavia sono molto soddisfatta: copre perfettamente il mobiletto cui lo avevo destinato, dando vivacità al salotto, e comunque visto che era la prima volta che usavo regoli e rotella  di taglio (e i rettangoli, prima della cucitura, erano perfetti), ho ancora poca dimestichezza con la macchina da cucire (e si vede: le cuciture sono un disastro), era la prima volta che quiltavo qualcosa, era la prima volta che realizzavo e applicavo un bordo .... beh, non me la sento di essere troppo severa con me stessa.

Ovviamente desidero migliorare, ma questo quiltino rimarrà una pietra miliare della mia produzione!!



sabato 10 settembre 2011

WIP - Once Upon a Time

Dopo attente riflessioni, ho deciso che riprenderò in mano Once upon a time, di Butternut Road.

Visto che non voglio iniziare niente di nuovo (e la mia wish list è chilometrica), tanto vale portare a termine qualcosa di bello e "sostanzioso" al fine di popolare un po' i muri di casa, che tengo vuoti in attesa di ricami finiti. Questo quadro vorrei appenderlo in camera, di fianco alla finestra.

E' un U.F.O. (UnFinished Object) da un paio d'anni: avevo fatto la dama abbastanza di getto ma non avevo nessuna voglia di mettere mano al castello (che è un vero casino: 3 soli marroni, ma così ingarbugliati che mi fanno venire un nervoso!!!!). 
L'estate scorsa ebbi un impeto di buona volontà e iniziai il castello, realizzandone la parte mediana, ma poi partì il SAL di Little House Neighborhood e lasciai perdere di nuovo.

Questo è lo stato attuale della tela, dopo circa tre ore di ricamo lo scorso weekend in cui ho realizzato una buona porzione della parte superiore del castello. Non oso pensare alle nuvole .... quanto odio le crocette sparse!!! 


 

Mi sono ripromessa di non continuare l'abito se non finisco lo sfondo ... altrimenti so che lo rimanderei all'infinito
Anche la parte inferiore del vestito, comunque, non è banale: ha filo metallico in abbondanza, che non è simpatico da lavorare, e poi ci sarà da applicare qualche perlina....

Desidererei molto finire entro l'anno, ma non so se sarà possibile ... comunque, coraggio!  Un pezzettino alla volta ne verrò fuori!

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