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« Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.

Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. »

(George Bernard Shaw)

sabato 19 marzo 2011

Alice nel paese delle meraviglie e Oscar e la dama in rosa

 Un breve commento a due gioiellini di un centinaio di pagine che mi sono capitati sotto mano.

Alice nel Paese della meraviglie
 
Ebbene si, non avevo mai letto Alice nel paese delle meraviglie
Da piccola avevo visto il cartone della Disney e Alice mi era sembrata irrimediabilmente cretina ... che ci posso fare, antipatia a pelle per il personaggio. 

 
L'anno scorso però, ci fu un gran parlare in occasione del film di Tim Burton, in cui il bravissimo Johnny Depp interpretava il cappellaio matto ed anch'io fui ansiosa di andarlo a vedere, rimanendo abbastanza soddisfatta. 

 
 
Nel frattempo avevo letto qua e là stralci di dialoghi e visto alcune scene rappresentate in disegni ottocenteschi, che mi avevano incuriosito.


Finalmente, giorni fa mi è capitato sott'occhio l'eBook gratuito e mi è venuto voglia di leggerlo.
Beh, diciamo che ho rafforzato la convinzione che Alice sia una cretina... una che si tuffa di testa in un buco per seguire un coniglio .... che mangia e beve cose sconosciute ... che deve rimpicciolirsi e ingrandirsi cento volte perchè quando è grande scorda la chiave sul tavolo e quando è piccola quasi annega nelle proprie lacrime ... non sa le tabelline e si lascia dare ordini da tutti gli animali che incontra.
Però diciamo che la storia è originale, simpatica e piena di invenzioni divertenti e dialoghi strampalati che strappano più di un sorriso. Nell'insieme sono contenta di averlo letto, ho passato un paio d'ore piacevoli.

Oscar e la dama in rosa
Quest'altro libricino, che ho conosciuto per caso, lo consiglio vivamente a tutti: Oscar e la dama in rosa. Non più di cento pagine per raccontare gli ultimi giorni di vita di un bambino in ospedale, assistito dai genitori che, atterriti, non riescono a comunicare con lui con sincerità e da Nonna Rosa, un'anziana volontaria che parla al piccolo con grande rispetto e lo invita a fare un gioco. Così, nei suoi ultimi dieci giorni il piccolo Oscar vive tutta una vita, dieci anni ogni giorno, e alla sera ne fa il resoconto a Dio. 
Delicatissimo e commovente, lo paragonerei al Piccolo Principe come tipo di libro, è davvero adatto a lettori di ogni età. Nonostante l'argomento di indubbia tristezza, il libro è leggero , Oscar è simpaticissimo e regala a chi lo legge grande tranquillità.


giovedì 17 marzo 2011

150° anniversario dell' Unità d' Italia


In questo giorno vorrei lasciare sul blog un augurio vecchio di 150 anni. Finora non mi pare che abbia avuto effetto, ma chissà che a forza di ripeterlo si finisca per riuscirci...

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica 
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò. 

Se vi chiedete cos'è ... E' il nostro Inno ... qualche verso più giù dell'elmo di Scipio e della Vittoria che china la testa prima delle partite di calcio.


 Personalmente non è che la festa di oggi mi dica molto ... non trovo molto da festeggiare, vista la condizione disastrosa di questo Paese ... e non mi sento davvero "sorella" di certa gente opportunista, razzista, indifferente e indolente.

Poi però penso all'altra Italia, alle persone laboriose, che lavorano con passione e fantasia, a quelle generose, che accolgono con amore e condivisione l'ospite straniero, a quelle che non chinano la testa ai ricatti, a quelle che le tasse le pagano fino all'ultimo euro, a quelle che sono disposti a perdere qualcosa perchè tutti abbiano almeno il minimo.

Quando penso a questi fratelli, allora penso che sì, forse è possibile. Allora l'augurio continua, Mameli aveva visto lungo ....

Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.


Infine, qui sotto, il doodle di oggi ... un po' pomposo .. ma con quel'effetto "vittoriano" che  piace a me!




lunedì 14 marzo 2011

Il discorso del re


Bellissimo.
Sarà che amo i film storici. Sarà che amo le biografie. Sarà che amo la storia della monarchia inglese. Sarà che era tanto che non andavo al cinema (perchè ultimamente c'è ben poco che mi ispiri). 
Questo film me lo sono proprio goduto. 

E' la storia vera e drammatica di un uomo che, pur non desiderando il potere, si trova a doversi assumere la responsabilità di una nazione intera alle soglie della seconda guerra mondiale, e lo fa con tutto l'impegno e il coraggio possibili, anche quando questo vuol dire mettersi in gioco personalmente. 
E' infatti solamente quando accetta di mettere in discussione le proprie sicurezze che riesce a vincere contro l'handicap che lo affligge da una vita, condizionandolo fortemente.

La chiave di volta del cambiamento è un logopedista australiano, che capisce che la balbuzie non è dovuta a problemi fisici, ma psicologici. Non c'è da curare il corpo, ma l'animo ferito di un bambino che, pur essendo un principe,  ha subìto tante angherie.  L'uomo che quel bambino è diventato lo ricompenserà della fiducia divenendo uno dei re più amati della storia della Gran Bretagna.

Bravissimo il cast, belle ambientazioni, approfondito lo studio della caratterizzazione dei personaggi ... per me,  Oscar meritatissimi!

martedì 8 marzo 2011

Un omaggio inaspettato


Grazie Tato!

Chocolat

Una che si vanta di avere un'esperienza trentennale di lettrice, certe sciocchezze non dovrebbe permettersele. Voglio dire: è una delle regole fondamentali, si sa che è pericoloso ... è quasi impossibile che ti vada bene  ... non si fa.
E invece l'ho fatto e mi è pure andata bene. Mi era successo solo un'altra volta con Forrest Gump, direi che adesso non è il caso di sfidare più la sorte per un'altra decina d'anni.





Ho letto Chocolat DOPO aver visto il film (più di una volta, fra l'altro!) e mi è pure piaciuto.

Ora, vedere un film dopo aver letto il bel libro da cui è tratto può produrre due casistiche: il film  può essere o meno all'altezza del libro, probabilmente in base a quanto ricalca quello che noi ci siamo immaginati leggendo.
Anche nel caso il film fosse mal riuscito, niente getta discredito sul libro.



Il caso contrario è più subdolo.
Dopo aver visto un bel film, si scopre il libro da cui è tratto. Ohi, ohi. La tentazione è forte, ed è qui che bisognerebbe resistere.
Leggere il libro a posteriori è abbastanza sadico ai fini della gradevolezza e della gustosità dello stesso.
Il film ci ha già fatto vedere una realtà, l'abbiamo presa per buona e ci è piaciuta. Perchè  il libro piaccia, dovrà adesso non solo essere gradevolmente ben scritto, ma anche essere piuttosto aderente al film (ovvero il film deve essere stato tratto in modo coerente, senza cambiare o tagliare alcunché .. ed è difficile).
Se ciò non accade, il libro risulterà "diverso" da come ce lo aspettavamo e raramente ci folgorerà. 
Nello stesso tempo ciò getterà discredito anche sul film che, rivelandosi ben poco ancorato al testo di partenza, acquisirà quel che di "malraccontato-semiinventato-stravolto" che, personalmente, mi infastidisce parecchio.
Insomma, si è trovato il modo di essere insoddisfatti sia del libro che del film, che pure prima ci era piaciuto.



Ecco perchè penso che leggere un libro dopo aver visto il film non sia una buona idea.
Comunque, tornando al caso particolare, si dà il caso che il film tratto da Chocolat sia piuttosto diverso dal libro da cui è tratto ... quindi sembrerebbe verificarsi il caso peggiore, con libro e film incoerenti e aspettative insoddisfatte.


Invece, mio malgrado, devo ammettere che, premesso che il film mi era molto piaciuto, anche il libro mi è risultato gradito, anche se in modo diverso, perchè diverso è proprio il taglio dato al racconto.

Nel film la vicenda è stata edulcorata, ammorbidita e "sistemata" con un happy end al fine di renderla una piacevole commedia.
Il libro ha atmosfere molto più cupe, in particolare i capitoli narrati dal parroco sono più lenti e noiosi, mentre quelli narrati da Vianne sono mediamente più vivaci.



Tuttavia cattura l'attenzione del lettore, se lo culla ipnotizzandolo con interi vassoi di profumate delizie cioccolatose, lo strapazza con l'intreccio di vicende piuttosto crude ma assolutamente verosimili e lo avvince con quel pizzico di magia che si respira per tutto il tempo.

Nell'insieme è una bella storia, un affresco convincente della vita di paese, in cui ogni personaggio è tratteggiato benissimo nella sua psicologia e in cui ogni vicenda personale si innesta nel tessuto della piccola comunità.



sabato 5 marzo 2011

L'acquario di Genova

Oggi siamo andati a visitare l'acquario di Genova. Benchè sia abbastanza vicino, nè io nè mio marito c'eravamo mai stati. Personalmente non sono particolarmente attratta dal mondo marino, ma penso che il secondo acquario d'Europa per grandezza sia uno di quei posti che una volta nella vita vanno visti.
Dopo un paio d'ore di tranquillo viaggio abbiamo parcheggiato nel comodo (e caro! 7.20 euro per 4 ore ) parcheggio dinanzi all'ingresso dell'acquario. Il percorso è molto ben segnalato dall'uscita dell'autostrada ed è veloce e lineare, benché l'acquario si trovi al porto vecchio, nel pieno centro storico della città.

Vista l'ora, le 10.30, non c'era fila alle casse, e siamo entrati subito. Il percorso è obbligato e si snoda su e giù per i vari piani dell'edificio. Le vasche sono molte, tutte corredate di foto ed info degli animali ospitati, quindi è facile girare in autonomia. In alternativa ci sono le guide che accompagnano gruppi di visitatori e spiegano e raccontano aneddoti su ogni tipo di animale incontrato.
Le vasche più grandi si possono osservare sia da sotto che da sopra il pelo dell'acqua. Gli animali più gettonati sono sicuramente i delfini, 



le foche, gli squali 


e i pinguini.
 
Ah, tutti i bambini cercano Nemo, quindi oltre alla vasca dei pesci pagliaccio, ne è stata allestita un'altra dove sono riuniti i corrispondenti reali dei personaggi animati, così si possono vedere tutti insieme.


E' possibile fare foto, senza flash, per tutto il percorso, quindi sono riuscita a catturare qualche immagine. Purtroppo non era semplice perchè c'è molta differenza di luminosità fra l'interno delle vasche, piuttosto buie, e la luce che proviene da fuori, quindi bisogna riconfigurare  continuamente la macchina e comunque si ottengono foto alternativamente nere o bruciate, sic! 

Ecco ancora qualche scatto, non solo animali acquatici: sono ospitati anche piccoli colibrì e alcuni rettili.









Infine un saluto dal pesce palla curiosone


un passaggio dalla tartaruga


e chiudo con questa bella foto delle meduse.



Non è ruotata la foto, sono loro che nuotano per traverso!!



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