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« Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.

Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. »

(George Bernard Shaw)

domenica 30 ottobre 2011

Chi va là?

E' iniziata l'invasione ...


Strani esseri si aggirano per la casa ...


Grandi occhi colorati ...


Agili zampette veloci, corpo peloso....


Ma sono RAGNI! Aaaaaaaaaaarghhhhhh!!!!!!!!



Aiuto!!!! Sono tantissimi, ci stanno assalendo ... ci mangeranno!!!!!

 
OPPURE IL CONTRARIO???



P.S. La ricetta dei muffin al cioccolato la trovate QUI, la glassa è fatta con una confezione di zucchero a velo mescolato con 2 cucchiai di cacao amaro sciolti in poca acqua bollente. Codette al cioccolato, Smarties e rotelle di liquirizia hanno fatto il resto. 
E' il primo dei miei esperimenti per Halloween!!


sabato 22 ottobre 2011

Torta Tenerina



Ho sperimentato una ricettina nuova, adatta ai primi freddi (Bugiaaaa ... questa si mangia tutto l'anno, altroché!!! ), a base di cioccolata ( ... taaanta cioccolata ... )
Avrà un milione di calorie e va mangiata a piccole porzioni (mmmm ... si, se riuscite a non spolverarla tutta insieme!!!) E' squisita, e, mentre cuoce, la casa si riempie di un profumino cioccolatoso che ..... 


Ok, mi ricompongo e appunto qua sotto la ricetta

TORTA TENERINA

Ingredienti

125 g di burro
200 g di cioccolato fondente di ottima qualità
200 g di zucchero
4 uova,
un cucchiaio di fecola
zucchero a velo per guarnire

Esecuzione 

In un pentolino fondere la margarina e il cioccolato spezzettato, mescolando a fuoco bassissimo, non deve sfrigolare. Al termine lasciare intiepidire.

Intanto montare le chiare a neve.
In un altro recipiente montare i tuorli con lo zucchero, finché il tutto diventa spumoso e chiarissimo.
Aggiungere la fecola.
Aggiungere il cioccolato fuso (deve essersi raffreddato, al massimo tiepido, non caldo) e mescolare bene.
Per ultime aggiungere le chiare, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarle.

Versare in una tortiera non tanto grande  (la, mia è quadrata 20 X 20 cm) e cuocere a 180° per meno di mezz'ora (prova stuzzicadenti). Spolverare con zucchero a velo.

Deve venire bassa, appena qualche centimentro, e morbidissima: si scioglie in bocca.




Per quanto mi riguarda entra di diritto nella lista dei jolly - cavalli di battaglia che vengono sempre bene e fanno far figura anche se preparati con poco anticipo e pochi ingredienti.

domenica 16 ottobre 2011

Per orgoglio o per amore - Tra dovere e desiderio - Quello che resta

Premetto subito che detesto cordialmente i libri che pretendono di essere antefatti, integrazioni, continuazioni o essere anche solo lontani parenti di altri libri ben più famosi. In pratica, odio gli spin-off come genere e disprezzo i loro ben poco fantasiosi ma molto furbi autori.
Detto ciò, ho voluto provare a leggere questa trilogia, incuriosita e incoraggiata da recensioni di lettori che, par mio, dicevano di non apprezzare il genere eppure avevano trovato in questo caso una felice eccezione. 



Terminato il primo volume (divorato in meno di due giorni), potevo già accodarmi ai "piacevolmente sorpresi".
La trama scorre parallela a quella di Orgoglio e pregiudizio, la lettura è veloce e leggera, e il libro prende molto, fosse soltanto per le bellissime descrizioni di luoghi, personaggi e atmosfere regency ... così naturali che sembra di esserci! 

In pratica si tratta di rileggere l'intera storia così come l'ha vissuta Darcy, e il suo punto di vista è molto interessante. 
E' infatti assai raro in un romanzo d'amore trovarsi a vivere la storia con gliocchi del protagonista maschile. E' ancora più raro che un'autrice di spin off sia riuscita nell'intento rispettando fedelmente la natura  dei personaggi originali ... ammetto che da questo punto di vista questo romanzo è un capolavoro!



E passiamo secondo volume: "Tra dovere e desiderio".
Sinceramente mi sembra più scadente rispetto al primo: sottotono nella trama e sopra le righe negli avvenimenti e nelle ambientazioni gotiche.
Siccome in questo libro non compare mai Elizabeth Bennet perché viene coperto il periodo fra dicembre e aprile in cui i nostri due innamorati non si vedono, l'autrice ha inventato di sana pianta un'avventura thriller per Darcy e, secondo me, se lo poteva risparmiare.

Il libro è scorrevole e la trama infine abbastanza interessante, ma certamente è del tutto avulso da Orgoglio e pregiudizio. Si fa leggere, ma diviene un libro a sé, il protagonista è Darcy come poteva essere chiunque altro ...
sicuramente poteva essere omesso nella trilogia: è chiaramente messo lì per allungare il brodo, oltretutto con una virata "gotic thriller" piuttosto ridicola, insensata e senza consistenza rispetto al resto della storia. 


Il  terzo volume è "Quello che resta", e lo giudico molto bello. Molto aderente a Orgoglio e Pregiudizio e degna conclusione della trilogia.
Per fortuna questo terzo volume riprende in mano le fila del racconto principale, portandolo egregiamente a conclusione.
Nell'insieme un romanzo ben congegnato e ben scritto, nel pieno rispetto dello stile austeniano e dei caratteri che la zia Jane ha assegnato ai personaggi. E' vero che Elizabeth sta molto sullo sfondo, ma è il prezzo da pagare per far risaltare quel gran pezzo d'uomo di Darcy. Bellissima la trasformazione che quest'uomo compie per amore. 
Chi non vorrebbe un innamorato così?  


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