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« Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.

Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. »

(George Bernard Shaw)

domenica 27 ottobre 2013

SAL Un pensiero positivo - 1 Tappa

Il WeekEnd è stato proficuo e l'ora in più preziosa.

Ho fatto tante cose, sistemato un po' casa,  lavato 4 lavatrici di roba compresi ultimi rimasugli estivi da riporre, abbassato un po' la montagna degli oggetti da stirare.  Ho anche poltrito ben bene, con libro, plaid, tazza di tè e gatto fusante.

E poi ho ricamato. Non tantissimo, ma alacremente: uno schemino simpatico e delicato nuovo di zecca che fila via che è un piacere.

Ho deciso di ricamare il SAL di Nathalie di Jardin Privé "Un pensiero positivo", le cui 5 tappe verranno rilasciate una al mese ma di cui si conosce già l'aspetto finale. Grazie a Dio non è andata in porto l'idea iniziale di rilasciare un mistery SAL: non avrei ricamato sulla fiducia qualcosa che non so come viene fuori e per fortuna la maggior parte delle partecipanti la pensa come me e ha votato per conoscere prima lo schema.

Che è questo



In generale detesto ricamare scritte, non mi passa mai, ma questo schema mi è sembrato così carino che non ho resistito alla tentazione di partecipare. 

L'autrice (francese) aveva dapprima realizzato il suo lavoro in francese e in inglese ma poi  ha, filantropicamente e con una pazienza fuori dall'ordinario, realizzato lo schema nelle principali lingue europee e dunque è disponibile anche in spagnolo, italiano e tedesco.

Io ho deciso di realizzare la versione inglese, per diversi morivi:
la traduzione in italiano è meno d'impatto,  le parole in inglese sono più corte (ho già detto che detesto ricamare le scritte? Ebbene, lo ribadisco) e le trovo disposte in modo più armonico. Insomma mi piace di più.

A inizio novembre uscirà la terza tappa, io dovevo ancora iniziare la prima, visto che ho scoperto questo schema solo da una decina di giorni, comunque ho recuperato bene: in due giorni ho ricamato tutta la prima tappa, eccola qua



Ho cambiato il colore del titolo, perché trovavo che non si distinguesse dal resto delle scritte, non so se strada facendo cambierò qualche altro colore.

I flati sono di Nina , tinti a mano (e hanno un profumino ....!) li ho acquistati quasi tutti e sono veramente molto belli. Non ho acquistato solo quelli che hanno piccole parti, visto che lo schema fornisce anche la palette DMC sopperirò con quelli. 

Per ora non è niente male, no? Mi piace un sacco, spero che continui a scorrere veloce come questo inizio ,,, l'ultima cosa di cui ho bisogno è un alto U.F.O. in giro per casa!

Stay tuned!


domenica 20 ottobre 2013

Banana Bread

Appunto velocemente la ricetta di un plumcake buono, sofficissimo e fragrante, adattissimo per la colazione o la merenda, accompagnato ad una tazza di buon tè.

Sono anni ormai che autoproduco le nostre colazioni, e adoro letteralmente questi filoncini che si prestano a essere variati in mille gusti diversi. 

Oggi abbiamo assaggiato questo dolce alla banana, che si fa con quelle un po' passatelle, con la buccia macchiata e il frutto ammaccato ... così dolci che lo zucchero è dimezzato rispetto alle solite proporzioni. Provatelo, è sofficissimo e goloso.

Banana Bread

Ingredienti

3 banane medie molto mature
2 uova
1 vasetto di yogurt qualsiasi gusto (io magro alle fragole)
2 cucchiai di olio di arachidi
120 gr. zucchero
200 gr. farina (io integrale)
1 bustina lievito
qualche goccia di succo di limone
Cannella

Preparazione

Sbucciare e pulire le banane, tagliarle a èpezzi e irrorarle con qualche goccia di succo di limone, poi passarle nel tritatutto fino a ridurle in purè

Montare le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose.

Aggiungere il vasetto di yogurt, l'olio e il purè di banane.


Quando gli ingredienti sono ben amalgamati, aggiungere a più riprese la farina mescolata al lievito, sempre mescolando bene; infine spolverare generosamente di cannella e dare un'ultima mescolata.

Versare in uno stampo da plumcake (io lo rivesto di carta forno bagnata e strizzata) e infornare a 180° per un'ora.






domenica 13 ottobre 2013

The Kiss


C'è un mio lavoro a punto croce che non ho mai mostrato finora.
E' un lavoro a cui sono affezionata, perché è stato il primo e quello che mi ha fatto appassionare a quest'arte ma, curiosamente, fino ad oggi non avevo nemmeno una sua foto.
In realtà. non è nemmeno più mio, perché si è trattato di un regalo, e l'immagine non è neppure delle mie preferite ... ma tant'è.

The Kiss - Mirabilia

Merita raccontare qualcosa in più di questo primogenito poco desiderato ma che occupa un posto privilegiato nel mio cuore:
Tutto iniziò a gennaio 1999 quando decisi di regalare alla mia adorata cugina che si sarebbe sposata in agosto qualcosa di fatto con le mie mani.
Poiché per una serie di fortunate coincidenze, nei tre mesi precedenti avevo 
1) Imparato malamente a fare il punto croce per realizzare una serie di bigliettini per una vendita natalizia di beneficienza
2) Visto una pubblicità di un paio di schemi vittoriani meravigliosi poi risultati di Butternut Road e iniziato a cercarli disperatamente in tutte le mercerie della città, dove risultò che solo una, la più fornita, ne aveva alcuni, ma potè in seguito fornirmi un catalogo (Nel 1999 internet manco a parlarne, eh eh!)
... fu così che decisi che il regalo sarebbe stato un quadro a punto croce.
Si, un quadro. Che a ricamare un bigliettino son buoni tutti ... ne avevo appena fatti qualche decina pure io!
Così partì la ricerca dell'immagine adatta, tenendo anche conto del tipo di arredamento in cui sarebbe dovuto finire.
L'unico adatto fra quelli che trovai fu The kiss di Mirabilia, sebbene a me non piacesse poi così tanto, con quell'ambientazione neoclassica, le anfore sulla terrazza a quadrettoni  ... e anche tutto quel rosa un po' smortino mi disturbava.
Ero agli inizi della scoperta di un mondo, cambiare i colori che non mi piacevano non mi passò neppure per la testa e forse non ne sarei nemmeno stata capace allora.
Insomma, fu così che cominciai, e devo dire che come schema si presta abbastanza per una principiante, perché è rettangolare e lo sfondo è pieno, quindi si rischia meno di sbagliare a contare. D'altra parte c'è una discreta presenza di filo metallizzato, per non parlare della valanga di perline .... insomma, la difficoltà aumentava rapidamente, ma io ho resistito stoicamente fino a terminarlo! 
Unica grossa delusione le tempistiche completamente sballate: per quanto ci lavorassi in ogni momento libero dallo studio, ad agosto ero a poco più di metà (e senza aver messo manco una perlina). Purtroppo riuscii a consegnarlo solo a Natale, impiegandoci 11 mesi pieni.
L'ho davvero odiato mentre lo ricamavo: perché non finiva più, perché il filo metallizzato è odioso, perché in certi punti c'erano mille cambi colore, perché le perline sono odiose all'ennesima potenza (che effetto meraviglioso, però!)



E' ricamato su un'aida bianca, che per fortuna si nota poco visto che il disegno è pieno: a quel tempo le tele a fili contati non sapevo nemmeno che esistessero purtroppo. Tuttavia il retro è quasi perfetto, l'ho imparato subito, anche se allora passavo e fermavo i fili sul retro invece che sul davanti come faccio ormai da tempo
Sono piuttosto contenta anche della cornice, originale senza essere bizzarra, adatta al contesto moderno dove doveva finire.

A distanza di 14 anni e due traslochi la tela ha un po' ceduto e si è un po' storto, avrebbe bisogno di una sistemata, ma fa sempre la sua figura nella sala di mia cugina dove finalmente mi sono ricordata di fotografarlo, e nel posto speciale nel mio cuore dove, mio malgrado, continuo a ricordarlo con affetto.



The Kiss - Mirabilia



sabato 5 ottobre 2013

WIP - The witch is in


Manca meno di un mese ad Halloween, e sono stata conquistata da uno schemino appena uscito dalla fantasia di The Primitive Hare: The witch is in.

Sto procedendo abbastanza spedita, ma non quanto vorrei. Ce la farò a finirlo ed assemblarlo per fine mese?









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