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« Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.

Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. »

(George Bernard Shaw)

giovedì 29 maggio 2014

Di gatti, scatole e citazioni argute

E' cosa nota e universalmente riconosciuta che un gatto e una scatola lasciati a se stessi si attraggono a vicenda con una forza direttamente proporzionale alle dimensioni del gatto e inversamente proporzionale a quelle della scatola...








domenica 11 maggio 2014

WIP - Country Bloomers

Aiuto! Mi sta venendo a noia!

Country Bloomers al 10 05 2014
Anche se sono a buon punto e mi dà soddisfazione vedere le parti completate, non nascondo che sto facendo un po' fatica. 
Come ho già detto altrove mi vengono mille idee e devo continuamente trattenermi dal mettermi a ricamare altro (ho appena comprato uno schemino di Giulia Punti Antichi che mi chiama insistentemente dall'armadio, per non parlare dei diversi UFO che aspettano il loro turno).

Tuttavia, ho deciso di concentrare gli sforzi e il poco tempo disponibile a terminare Country Bloomers: ormai non manca più molto ed ho bisogno di finalizzare qualcosa, di vederlo incorniciato e poi passare ad altro.

I mutandoni del venerdì richiedono una prova di carattere, poi c'è quel palo con la pianta fronzuta ...
Aaaaargh! 'Sto schema è innegabilmente bello, ma che faticaccia!!!








domenica 4 maggio 2014

Venezia

Approfittando di tre giorni festivi consecutivi, il 25 aprile siamo andati a trovare i cugini di Mr.F che abitano a Mestre.
Il viaggio, in treno, è stato veloce e piacevole e il tempo ci ha favorito, regalandoci due bellissime giornate primaverili e riservando tuoni, lampi e acquazzoni al solo giorno del viaggio di ritorno.

Il venerdì siamo andati a prendere un gelato nel centro storico di Mestre, passando il pomeriggio fra chiacchiere e risate, ma la giornata di sabato è stata totalmente riservata alla visita di Venezia.

Basilica di San Marco

Sia io che Mr. F, separatamente, ci eravamo già stati, ma siamo stati felicissimi di cogliere l'occasione per tornarci insieme.
A dire il vero ci erano state proposte diverse altre alternative molto interessanti, fra cui una visita a Padova, altra stupenda città dove non eravamo mai stati, tuttavia non abbiamo resistito al richiamo affascinante della Serenisssima, una delle città più belle del mondo, dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità, ricca di storia e di luoghi interessanti.

Così, grazie all'attenta pianificazione del percorso studiata dai nostri ospiti, che ci hanno portato fuori dai classici flussi turistici, permettendoci di muoverci rapidamente ed efficacemente per calli, campielli e vicoletti, di qua e di là da ponticelli, prendendo scorciatoie e, al contrario allungando per vedere scorci mozzafiato sconosciuti ai più, siamo riusciti, in un solo giorno, a vedere tutti i luoghi più significativi, a scattare un sacco di foto, e anche a visitare per oltre tre ore, il Palazzo Ducale e il museo napoleonico. Impossibile chiedere di più.

Ecco dunque un reportage di quelle ore fantastiche

I canali



Mercato sul canale

Tipico abitante veneziano




Nei  vicoletti, così stretti da dover camminare in fila indiana,  si passa sul retro di alberghi e negozi e si coglie la vera essenza di una città che vive nell'acqua. Tutta la merce viene trasportata con carretti o a braccia, scaricandola dalle imbarcazioni. Inoltre quasi tutti i palazzi possiedono l'ingresso sul retro direttamente dal canale, alcuni con semplici gradini, altri con moletti e piccoli attracchi.






 Il Molino Stucky, sull'isola della Giiudecca,  che stacca completamente dal resto dell'architettura veneziana

Molino Stucky

Uno degli ultimi squeri, i cantieri dove si riparano le gondole

Squero
 Il ponte dell'Accademia, completamente in legno

Ponte dell'Accademia
 Il Canal Grande, vera arteria pulsante della città. Lo stesso traffico di times quare, ma nell'acqua.




Il conservatorio, nel Palazzo Pisani

Palazzo Pisani (conservatorio)
 Il teatro La Fenice , più volte distrutto e ricostruito

Ingresso del teatro La Fenice

Particolare dell'ingresso
La basilica di Santa Maria della Salute

Santa Maria della Salute


Ovunque, naturalmente, gondole e gondolieri





 Piazza San Marco (accidentaccio: la facciata della basilica era in ristrutturazione!)







Il leone di San Marco sorveglia ogni angolo della città

 Il Palazzo Ducale l'abbiamo visitato, è enorme. Per vederlo bene e leggere tutto bisognerebbe passarci una giornata intera!
Il percorso di visita si snoda in tutte le innumerevoli sale e camere, piene di quadri di pregio e di oggetti d'epoca (purtroppo non era consentito fare foto) dai piani alti da cui si gode una magnifica vista sui tetti di Venezia (su cui scappava Casanova), 


sul tetto piombato delle prigioni (i Piombi) da cui, appunto, Casanova riuscì ad evadere

I Piombi e , dietro, la terrazza dell'Hotel Danieli


e sul canale della Giudecca, luminosissimo dopo essersi aggirati per le sale scarsamente illuminate,











fino ai pozzi, le prigioni malsane poste al di sotto del livello dell'acqua. Si visitano tutte, e sono tuttora impressionanti: piccole, fredde, umide e buie, scavate nella roccia, spesso senza finestre o comunque fornite di due livelli di grate di ferro e pietra: danno proprio un senso di disperazione.

Particolare il passaggio dentro il Ponte dei Sospiri, che appunto collega le prigioni alle aule dove veniva amministrata la giustizia: dai rosoni in pietra si riesce a scorgere il mondo esterno, così vicino e così irraggiungibile!

Dalle grate del Ponte dei sospiri


Il ponte visto dal molo

 Infine di nuovo fuori, all'aria aperta ed al calduccio dopo l'umidità delle prigioni, di nuovo sul Molo di San Marco, fremente di vita, invaso dai turisti 


Dopo il Palazzo ducale abbiamo visitato rapidamente anche il museo napoleonico (che di napoleonico ha si e no 3 sale) e la biblioteca Marciana, con l'adiacente pinacoteca. Questa parte l'ho trovata poco strutturata: come molti posti che ospitano mostre, è piena di oggetti, alcuni anche molto belli, apparentemente senza connessione fra di loro. In pratica, non sarei in grado di trovare un filo conduttore che unisca le cose contenute in questo museo ... mah!

La giornata è finita con un giro in vaporetto per tornare al Piazzale Roma (cosa carina e financo romantica, se solo non soffrissi il mal di mare ... sic! Gli occhi hanno molto apprezzato, lo stomaco ... meno ). 
Purtroppo è stato impossibile fare foto a Venezia dall'acqua, pur avendo di fatto percorso tutto il Canal Grande, perché il traghetto era zeppo di turisti e bambini urlanti ed eravamo pigiati come sardine. Peccato, perché alcuni palazzi meritavano davvero.

Così è finita la visita a questo museo all'aria aperta, a questa città misteriosa e affascinante, di una bellezza inarrivabile che l'invasione dei turisti non riesce a scalfire.
Siamo stati felici di aver respirato per un giorno l'atmosfera  evocata dai marmi che trasudano storia, che hanno visto uomini illustri,  battaglie, dame in gondola, carnevali, nebbia e acqua alta e tiepide giornate soleggiate come quella che ci ha accolto.







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