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« Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.

Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. »

(George Bernard Shaw)

lunedì 16 settembre 2013

Sardegna 2013 - Carloforte

(Click to enlarge the photos)
Un giorno di tempo non perfetto per la spiaggia, abbiamo deciso di recarci a visitare il famoso paese di Carloforte, sull'Isola di San Pietro, paese fondato dai Genovesi, costruito nello stile di una piccola Genova, in cui si parla ancora il genovese.



Il paese, che si raggiunge in una ventina di minuti di traghetto da Calasetta, è veramente delizioso, tutto raccolto intorno al porticciolo con stradine che risalgono la colina e vicoli stretti inondati dal sole e incorniciati di terrazzini e lampioni. Non si può descrivere, solo ammirare:



Ciao ciao Calasetta!




Carloforte arriviamo!







Le stradine del porto imbandierate





I palazzi colorati, coi balconcini stile ligure e i lampioncini in stile antico (ma con luci a LED!)




















Non potevo smettere di fotografare quei colori, ho deciso di catturare tutti i meravigliosi coloratissimi portoncini che sono riuscita a scovare :)





Adesso dedichiamoci al cibo, che ci ha dato veramente delle soddisfazioni, poiché siamo riusciti ad assaggiare diverse prelibatezze locali

Quel giorno a Carloforte abbiamo mangiato in una trattoria nei vicoletti del porto

Pasticcio alla Carlofortina, (pasta con tonno fresco, pomodori e una punta di pesto), ottimo.



Tonno alla Carlofortina, enorme, sembrava una bistecca. Freschissimo. Un sapore troppo forte per me, dopo due bocconi mi ha stuccato, ma era buono, Mr.F lo ha divorato


Cassatina, molto buona, degno completamento del pasto


Inoltre, nei nostri girovagare abbiamo gustato il pane e pomodoro (strano ai nostri occhi: è tipo un calzone con dentro i pomodorini freschi, noi invece strusciamo le fette di pane coi pomodori e condiamo con sale olio e basilico)



Salsiccia sarda (è simile ad un salamino), pecorino e olive ovunque


il porceddu (maialino arrosto)


Da segnalare le Seadas (o sebadas) docetto di pasta fritta ripiena di pecorino e cosparsa di miele


e le supermega colazioni continentali che ci preparava Luca ... non saranno tipiche ma di certo a casa non mangiamo così!


Un discorso a parte merita il Carignano del Sulcis, vino da un vitigno tipico, mi sono innamorata! Diciamo che ho rischiato di prenderci una bella scimmia, poiché avevo sottovalutato i suoi 13, 5°, dopodiché siamo diventati grandi amici e non ho potuto esimermi da portarne a casa diversi litri!

Visto che ci siamo portati via anche alcuni chili di pecorino semistagionato acquistato direttamente dal pastore, 


abbiamo cenette frugali assicurate per parecchio tempo!!!










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