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« Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.

Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. »

(George Bernard Shaw)

domenica 24 aprile 2011

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,1-9
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra,
e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.


martedì 19 aprile 2011

Vittoriosa o vinta?

 

Oggi parlerò di un libro che ho riletto recentemente, perchè avevo la sensazione che mi fosse piaciuto, ma di cui non ricordavo assolutamente la storia.
Si tratta di "Vittoriosa o vinta?" di Grazia Lobetti Bodoni, casa editrice Salani,  edizione nientepopodimenoche del 1947! Era certamente di mia nonna, che di questi romanzi rosa tanto lievi e delicati ne aveva a bizeffe.

La storia è comune a tutti i romanzi della serie "Biblioteca delle signorine" Salani, c'è ben poco da dire: un lui galantuomo e una nobile lei si conoscono e si piacciono ma dovranno affrontare diverse contrarietà (in primis la mancanza di soldi perchè lei è decaduta, lui economicamente rovinato ) prima di potersi sposare.

Un libro d'altri tempi, sicuramente affascinante e coinvolgente con le sue atmosfere retrò.
Lettura piacevole, anche se mi irritavano i continui riferimenti della protagonista nobile alla presunta superiorità della sua casta (infatti non vuole abbassarsi a sposare un borghese) .... bah!
Per il resto, carino lo scontro - incontro fra due caratteri alteri e orgogliosi quanto cocciuti ... una specie di "Orgoglio e pregiudizio" ambientato a Napoli.

Merita un accenno la copertina: il libro che possiedo ce l'ha blu tinta unita perchè non ha più la sovraccoperta. 
Poichè mi infastidisce avere libri senza copertina nel mio scaffale su Anobii, ho fatto qualche ricerca con Google ed ho trovato in particolare due foto interessanti: la prima era proprio la copertina scannerizzata, ma era chiaramente un'altra edizione, più moderna. L'altra era la foto di tre libri ammonticchiati e quello che interessava a me era messo tutto storto. Con un programmino di fotoritocco ho ritagliato la parte che mi interessava e l'ho ruotata in modo che risulti, se non diritta, almeno verticale. Eh,eh,eh! Come dico sempre: "Su Internet c'è tutto!!"


domenica 17 aprile 2011

Esperimenti PDZ

Per questa domenica avevo un programma ambizioso ... una prova generale ... e allo stesso tempo un esperimento mai tentato prima .... Pauraaaaa ... non fosse altro per il poco tempo a disposizione.
Allora: da diverso tempo punto le bellissime torte che fa la mia amica Sve ... sono bellissime e colorate ... e aprono margini sconfinati alla decorazione (beh, a parte la mia limitata fantasia, ma questo è un problema personale).

Insomma, era un po' che girellavo per blog e forum di cucina e mi sentivo prudere le mani. Ho deciso che per Pasqua voglio realizzare una torta decorata con la Pasta di Zucchero. Penso a qualcosa di molto semplice e primavrile .. un prato con i fiori... qualcosa così. Però. per quanto semplice, almeno una prova prima va fatta ... vabbè che sono piuttosto temeraria, ma partire proprio da zero... L'occasione l'ha fornita un mio collega che proprio domani compie 40 anni: ho deciso di portargli la colazione e poiché è un campione di biliardo ... ho pensato a qualcosa a tema.

In pratica sono partita facendo i miei soliti e collaudati muffin al cioccolato, e poi li ho ricoperti con la pasta di zucchero colorata con coloranti alimentari. Facile a dirsi ... un po' meno a farsi! Niente di concettualmente complicato, ma impastare i colori è una noia: la PdZ diventa tutta molliccia e si appiccica tantissimo: mi ci sono volute 2 buste da 125 gr di zucchero a velo in più alla dose normale per venirne a capo. Il blu e il nero sono stati tremendi: ho ancora le mani colorate! Avevo pensato di usare i guanti in lattice, ma non riuscivo a maneggiare bene la pasta e li ho tolti subito.
Comunque il risultato eccolo qua:






Che dite: assomigliano almeno un po' a palle da biliardo?
Sul boccino ho inciso gli auguri  ^_^

Inoltre, per ringraziare il maritino che ha sopportato pazientemente i miei vaneggiamenti, scoraggiamenti e incacchiamenti, ho fatto una torta al cioccolato e l'ho ricoperta e decorata in bianco e rosso. Ero agli sgoccioli con la PdZ e i dettagli fanno schifo (per esempio lateralmente non si può vedere ... e infatti non ve la faccio vedere!)
però rende l'idea di cosa volevo fare:


Adesso mi sento pronta alla grande sfida ... vediamo domenica cosa combinerò!

mercoledì 13 aprile 2011

Wesley il gufo, Sly, Viaggio attraverso lo specchio

Oggi inserisco la recensione di tre libri che ho letto e che non mi sono piaciuti granché.

Cominciamo con Wesley il gufo.


E' sicuramente una bella storia (vera e autobiografica) di amore fra una ragazza e il gufo che ha accolto in casa piccolissimo.
Il libro, scritto subito dopo la morte (alla veneranda età gufesca di 19 anni) di Wesley, è il racconto dettagliato della loro vita insieme, con tutte le attenzioni e la precauzioni e anche le scomodità che la protagonista ha dovuto affrontare: un gufo non è un "uccellino", non è un animale domestico, conserva tutti i suoi istinti di predatore e i suoi comportamenti "gufeschi". Dunque ho apprezzato che la ragazza abbia preservato tutto ciò, non abbia cercato di addomesticarlo ma solo di assecodarlo, instaurando un rapporto basato sul rispetto per l'animale in quanto tale.
Quello che non mi è piaciuto, invece, è il senso generale della storia: questa donna ha dedicato completamente la vita al gufo. 19 anni di completa dedizione, scelte lavorative e affettive condizionate fortemente ("chi ama me ama anche il mio gufetto"), la vita della sua stessa famiglia d'origine condizionata (la madre costretta talvolta a prendersi cura del gufo, a tirargli i topi morti, a raccogliere i cadaveri e ripulire la stanza, a sopportare le grida nel cuore della notte), la figlia che fa "accoppiare" il gufo col proprio braccio per fargli sfogare i suoi istinti ... boh, non so, mi ha lasciato un senso di paranoia e morbosità veramente fastidioso.

Poi ho letto Sly, di Banana Yoshimoto.


Non mi ha detto niente ... inizia con un dramma personale dei protagonisti, ma poi non lo sviluppa del tutto e diventa quasi un diario di viaggio in Egitto. Più che un romanzo è un racconto ... e quasi totalmente senza trama.
Non è stato malvagio da leggere ... scorre e alcune descrizioni sono molto belle ... ma direi che si può vivere benissimo senza averlo letto!

Infine Viaggio attraverso lo specchio  di Carroll


Sinceramente mi aspettavo molto, molto di meglio.
Credo di aver letto una traduzione tremenda (ho confrontato alcuni brani con altri trovati in rete) credo anche che qesto libro debba essere letto insieme a delle note a margine che lo spiegano e fanno comprendere i giochi di parole. Detto ciò, l'ho trovato proprio brutto! Assai peggio del Paese delle meraviglie. Completamente sconclusionato, dialoghi interrotti, situazioni lasciate a metà ... nonnò: la mia valutazione di questo libro è veramente pessima.

Prossimamente scriverò invece di qualche libro veramente carino che mi è capitato ... sto leggendo davvero tanto, ultimamente (infatti non ho più tempo per ricamare, sic!)

martedì 12 aprile 2011

Biscottini salati al formaggio

Anche domenica ho provato una ricettina nuova, e siccome il risultato è stato molto soddisfacente, la riporto qui per non perderla.
L'originale l'ho trovata su Giallozafferano.

Ingredienti
150 gr burro o margarina freddi di frigo
130 gr farina
100 gr parmigiano grattugiato
100 gr pecorino grattugiato
un pizzico di sale (io non l'ho messo, il formaggio è già salato)
una macinata di pepe

Per la decorazione: a scelta fra semi di sesamo, lamelle di mandorle, pinoli, pistacchi tritati ... e un albume (io non l'ho usato)

Esecuzione
Mettere in una ciotola a sponde alte la farina, i due tipi di formaggio, il pepe e il burro tagliato a dadi. Mescolare con le mani o col frullino elettrico con le fruste a gancio.
Formare un panetto e mettere in frigo per 20 minuti.
Stendere l'impasto col mattarello fino ad uno spessore di 3-4 mm e ritagliare le forma desiderate con uno o più tagliabiscotti.
Disporre su una teglia da forno (io ricoperta di carta forno) e guarnire con la decorazione scelta. La ricetta originale prevede di glassare i biscottini con l'albume sbattuto, ma a me non piace  e non l'ho fatto.
Cuocere a 180° per 10 minuti, finché diventano leggermente dorati.
Ecco il risultato:

Biscottini con parmigiano e pecorino
Poichè era la prima volta che li facevo, ho provato mezzo impasto come da ricetta orignale (fiorellini con mandorla). mentre nell'altro mezzo impasto non ho messo il pepe (cerchi con pinoli o sesamo) perchè temevo che fosse troppo forte e non ci piacesse.
Devo dire che invece il pepe ci sta benissimo e che la decorazione che abbiamo preferito è stata quella col sesamo. A seguire i pinoli. Le mandorle si sentono veramente poco, vengono sopraffatte dai formaggi.

Per la cronaca, ho rifatto anche l'ormai consueto pane. Poichè con la dose che ho postato, si usa solo mezzo panetto di lievito, ho pensato di fare la ricetta due volte: la prima ho usato 250 gr di farina manitobe e 250 gr di farina 00, la seconda ho sostituito la farina normale con 250 gr di farina integrale.
Il pane integrale è venuto molto buono, appena più friabile dell'altro, che però continuiamo a preferire.



Pane veloce veloce
Pane veloce veloce integrale

domenica 3 aprile 2011

Pane e marmellata

Domenica scorsa ho pasticciato un po' in cucina, con ottimi risultati (modestia a parte... !)

Ho fatto il pane con un nuova ricettina scovata su un blog e devo dire che è stre-pi-to-so, oltre che veloce.
Forse vi ricorderete i miei precedenti tentativi ( qui e qui ) che già erano stati soddisfacenti, però stavolta viene un pane proprio diverso, più fragrante, alveolato e gustoso.

La ricetta l'ho trovata sul blog Dulcis in furno , anche se mi pare di capire che, a sua volta, la blogger l'abbia reperita altrove sul web.
Ad ogni modo la riporto anche qui, per mia comodità.


Pane veloce veloce e buono buono
Pane veloce

Ingredienti
500g di farina
370 ml di acqua tiepida
1/2 cubetto di lievito di birra
1 + 1/2 cucchiaino di sale (non è troppo, fidatevi. A meno che vogliate fare il pane sciocco toscano)
1 cucchiaino di miele (io sostituisco con due cucchiaini di zucchero, oppure metto 1 cucchiaino di entrambi)

Procedimento
In una tazzina sbriciolare il lievito di birra. Aggiungere il miele o lo zucchero (lo zucchero fa sciogliere il lievito in poche decine di secondi).

In una ciotola mettere la farina, il lievito sciolto e l'acqua e impastare rapidamente (io col frullino elettrico con le fruste impastatrici a gancio) per poco tempo. 
Appena gli ingredienti si sono amalgamati aggiungere il sale e dare un'ultima impastatina. L'impasto risultera molle e appicicoso, non la solita "palla". Spolverizzarne la superficie con abbondante farina e lasciar lievitare coperto per un'ora e mezza.

Ricoprire la leccarda del forno con un foglio di carta forno.
Con l'aiuto di una spatola rovesciare l'impasto lievitato sulla leccarda, dandogli la forma di un filone
Infornare a 260° per circa 40 minuti in forno a gas (240° per 30 minuti se ventilato). Deve venire la crosticina dorata.


A fine cottura il filone potrebbe presentarsi un po' molle : va bene così. Raffreddando perderà parte dell'umidità e resterà croccante fuori e morbido dentro
Viene buonissimo e si conserva bene per il giorno successivo (se ci arriva!)




Poi, nel pomeriggio, mi sono data alle marmellate. Avevo già fatto un tentativo abbastanza soddisfacente con le arance la settimana precedente, e mi sono messa riprovare correggendo i due errori di inesperienza che avevo commesso: troppo zucchero (anche se ne avevo messo già meno di quanto ne prevedesse la ricetta) e scorze tagliare a pezzetti troppo grossi.
Devo dire che stavolta il risultato è stato ottimo. Inoltre, poichè avevo comprato ad ottimo prezzo due Kg di fragole belle mature, con mezzo Kg ho azzardato anche una confettura di fragole: buonissima!
Adesso metto il procedimento, che è lo stesso per entrambe, ed alcune considerazioni personali che possono tornare utili  per orientarsi se si è alle prime armi

Considerazioni personali

Resa: Mi sono resa conto che da mezzo Kg di frutta viene un vasetto da 250ml di marmellata.

La quantità di zucchero da utilizzare varia fortemente in base al tipo di frutta che stiamo utilizzando e ai gusti personali. In moltissima ricette ho trovato le proporzioni di 1 Kg di zucchero ogni kg di frutta ... è decisamente troppo! Qualcun altro indica 750 gr. di zucchero ogni kg di frutta ... è la dose con cui ho fatto la prova con le arance la settimana scorsa e per il mio gusto è venuta stucchevole (le arance non erano per niente aspre, erano già dolci di suo). Oggi ho usato 500gr. di zucchero per Kg di arance e 400gr di zucchero per kg di fragole ed ho ottenuto un risultato ottimo. Non credo che si possa scendere ancora di molto perchè è lo zucchero che fa da conservante.

Molte ricette consigliano di unire le scorze a pezzetti nelle marmellate di agrumi e di usare la  frutta a pezzi: a me ha dato fastidio arrivare a spalmare la marmellata e trovare i pezzetti più duri da schiacciare. Gusto personale. Io preferisco dare una frullata al tutto per sminuzzare di più e rendere omogeneo il composto.

Sterilizzazione vasetti: in molti siti si trovano innumerevoli raccomandazioni circa la preventiva sterilizzazione dei vasetti che conterranno le marmellate. Si possono sterilizzare in acqua bollente, in forno e perfino col microonde. Ok. Poi appena si prendono in mano per metterci la marmellata perdono immediatamente ogni sterilità ... lo trovo perfettamente inutile.
Io mi sono limitata a lavare bene vasetti e tappi, farli asciugare all'aria, riempirli, pulire con uno scottex i bordi se si sporcavano di marmellata e chiudere bene creando il sottovuoto.
 Secondo me la sterilizzazione non è necessaria.

Confettura di fragole a sinistra e marmellata di arance a destra
Marmellate e confetture

Ingredienti
Frutta fresca di stagione, matura ma soda.
Zucchero 

Procedimento
Lavare, sbucciare e pulire la frutta, togliendo bucce, torsoli, semi, piccioli ed eventuali ammaccature/impefezioni.
Tagliare la frutta in pezzi abbastanza piccoli.

Se si tratta di agrumi e si vuole rinforzare il sapore, si possono usare anche le scorze. In questo caso mettere la scorza di uno/due agrumi ogni 5 usati in un pentolino con acqua e far bollire per 5 minuti. Scolare l'acqua, riempire di nuovo il pentolino con acqua pulita e far bollire ancora per 5 minuti. Scolare e ripetere di nuovo per un totale di 3 ebollizioni. Questo procedimento serve per togliere l'amaro alle scorze.
Mettere la frutta e le eventuali scorze in un frullatore e dare 3-4 impulsi, in modo che non si frulli completamente ma che non rimangano pezzi grandi.

Pesare la sbobba ottenuta per decidere quanto zucchero utilizzare.

Mettere la sbobba e lo zucchero in un pentolino antiaderente e portare ad ebollizione mescolando frequentemente. Deve bollire almeno mezz'ora, il tempo esatto dipende dalla frutta. Con le arance ci sono voluti 40 minuti, per le fragole 50. Ricordarsi di mescolare frequentemente.
E' pronto quando, mettendo una goccia di composto su un piattino tenuto inclinato, la goccia non rotola giù ma resta attaccata alla superficie.

Spengere il fuoco e mettere subito nei vasetti, tappandoli immediatamente e posizionandoli capovolti su un piano. Questo creerà il sottovuoto. Lasciar raffreddare in questa posizione.




sabato 2 aprile 2011

Oggi restyling del blog, gli ho messo un vestitino pasquale ... è diventato un po' frou-frou per i miei gusti, ma per qualche tempo va bene così.
Ci sono ancora settaggi di blogger che devo capire, quindi ogni tanto ne approfitto per fare test. Più che altro vedo cose carine nei blog altrui e non so come copiare l'idea, ma a forza di provare qualcosa di carino viene comunque fuori!


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