La torta che avevo in mente di fare per il compleanno della mia collega Patrizia non era questa.
Pensavo ad una delle mie solite torte PDZ in cui dare sfogo alla fantasia, solo che in questi giorni non mi sento bene, così l'altro ieri sera sono riuscita solamente a cuocere la base Victoria Sponge (per la prima volta quadrata, con annessi mille dubbi sulle dosi ... alla fine ho usato le solite della tortiera tonda da 26).
Ieri pomeriggio, poi, sono tornata a casa dal lavoro troppo tardi per fare la PDZ, lasciarla riposare e crearci qualcosa di sensato, quindi, con dispiacere, ho accantonato l'idea.
Come farcire e soprattutto come guarnire in poco tempo e con gli ingredienti che avevo in casa?
Ho cercato su Internet, ovvio. Su Internet c'è tutto.
Ho scartabellato cento ricette di farce, indirizzandomi sul cioccolato perché ne ho parecchio in casa. Volevo fare una ganache, ma poi ho trovato una cosa più semplice e che volevo assaggiare da tanto tempo: la crema Nutella e Mascarpone.
Detto fatto: Confezione piccola di mascarpone + mezzo vasetto da 400 gr. di Nutella, una bella frullata et voilà! Ecco la farcitura più goduriosa mai assaggiata.
Ok, e per la bagna? .... mmmm....
opzione uno: il solito latte e Nesquick.
Opzione due intravista in una ricetta on line: caffè. Buono e mai provato. Con la nutella dovrebbe stare bene. A me il caffè puro comunque non piace, quindi ho inventato:
400 cl di latte, una moka da due di caffé e 3 cucchiaini di zucchero, alè.
E come guarnizione?Altra ricetta on line: una glassa alla Nutella che viene bella lucida, si cola sopra e solidifica.
Unico inconveniente: le dosi non erano precisissime, ma quel punto non potevo fare tanto la perfettina.
Fatta la glassa un quattro e quattr'otto ed è venuta liquidissima. Lasciata fuori dalla finestra a raffreddare e poi in frigo ... era ancora parecchio liquida ma ho osato e l'ho colata sul dolce, glassando alla perfezione tutto il TAVOLO.
Insomma, si vede dalla foto: sul dolce ne è rimasta ben poca, ma ho approfittato per incollare dei Togo giro giro. Poi, siccome non ci stavano, ce li ho legati con un nastrino che sembrava una guarnizione e invece era la chiave di volta di tutto il dolce.
Ecco la storia di questa torta che non doveva essere così, ma per fortuna è venuta buona, è stata apprezzata, ed ha avuto l'ok per essere ripetuta. Per essere il frutto di un patchwork di ricette è un buon risultato, no?
Prossimamente metterò la ricetta della glassa, lasciata in frigo una notte, è diventata cremosa e di sapore era buonissima!