Ecco la mia ultima fatica. Ho azzardato diversi esperimenti contemporaneamente, quindi ero un po' timorosa per il risultato che, invece, è stato ottimo sia dal punto di vista estetico che organolettico.
Dunque: il 25 mia zia Rosanna compiva 81 anni, così l'abbiamo invitata a cena per sabato sera insieme ad un'altra zia e a mia cugina per mangiare una pizza (da lei espressamente richiesta! ).
Ovviamente ho pensato di provvedere personalmente al dolce ed era già qualche tempo che lo progettavo. L'idea di base era un tema "sartoriale" visto il mestiere della zia ed ho appurato che googolando le idee non mancano.
Bene: ma dove sono le novità? Dunque: intanto ho comprato qualche colore in più: il viola adesso ce l'ho e non devo più ricavarmelo dal rosso e dal blu come avevo fatto per le palle da biliardo e poi, finalmente, ho un rosso decente! Si chiama Poppy ed effettivamente è un bel rosso papavero, bellissimo dopo la frustrazione del precedente che, aggiunto in dose massiccia, permetteva di ottenere al massimo un rosa sfacciatamente BigBabol.
La base è la Margherita che avevo usato già per il compleanno di Valentina, e devo dire che non tradisce mai: è venuta di nuovo bella alta, ben lievitata, morbida ed umida ma compatta. Il "problema" è che mi ero messa in testa di fare almeno due strati di farcitura ... e avevo paura che gli strati di base venissero troppo bassi e bagnandoli si spappolassero.
Insomma, in un momento di panico ho messo a cuocere una seconda torta Marcherita, identica alla prima, e poi le ho sovrapposte, tagliando ognuna in due strati. Contando uno strato di farcitura fra le due torte, sono venuti 4 strati di base e 3 farciture per un'altezza totale di 10 cm.
Ecco una fetta
Le farciture, dopo affannose ricerche ed un lungo studio sono state:una crema al cioccolato fondente, una crema al cioccolato bianco e una crema alla nocciola simil Nutella del Commercio equo e solidale, impastata con gli avanzi delle altre due.
La bagna, per la prima volta, è stata alcolica: ho bagnato gli strati col Baileys, senza esagerare.
L'insieme è risultato molto goloso ... e un po' pesantuccio!!!
Infine due parole sulla copertura: per la seconda volta ho usato la PDZ setosa e confermo che la preferisco alla standard: trovo che si lavori meglio. Ho avuto l'enorme soddisfazione di stendere una sfoglia abbastanza fine di 60 cm di diametro (26 cm di torta + 10 + 10 cm verticali + un adeguato margine per poterla rincalzare sotto) senza che facesse nemmeno un buchino. Confesso che il momento della copertura è quello che temo di più, invece è andato tutto liscio, è rimasta appena qualche grinzetta nella parte inferiore che ho camuffato con un nastro viola.
Le decorazioni sono state ovviamente la parte più divertente da realizzare, così carine e colorate, ma ci sono volute comunque 3 ore, fra colorare la pasta e realizzare le forme.
E' stato un lavorone, ma sono molto soddisfatta, perché mi sembra di averci preso un po' la mano e di aver trovato meno difficoltà delle altre volte. Inoltre ho azzardato una costruzione più difficile con ottimi risultati, speriamo che non sia solo un caso!
Ah! ho comprato degli attrezzini di plastica di varie forme (goccia, sfera, punteruolo...) con cui è molto più semplice eseguire le decorazioni! In questo caso vado fiera dell'effetto merletto che ho realizzato (il giallo che sborda esternamente al nastro viola è tutto PDZ!!)