In questo giorno vorrei lasciare sul blog un augurio vecchio di 150 anni. Finora non mi pare che abbia avuto effetto, ma chissà che a forza di ripeterlo si finisca per riuscirci...
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Se vi chiedete cos'è ... E' il nostro Inno ... qualche verso più giù dell'elmo di Scipio e della Vittoria che china la testa prima delle partite di calcio.
Personalmente non è che la festa di oggi mi dica molto ... non trovo molto da festeggiare, vista la condizione disastrosa di questo Paese ... e non mi sento davvero "sorella" di certa gente opportunista, razzista, indifferente e indolente.
Poi però penso all'altra Italia, alle persone laboriose, che lavorano con passione e fantasia, a quelle generose, che accolgono con amore e condivisione l'ospite straniero, a quelle che non chinano la testa ai ricatti, a quelle che le tasse le pagano fino all'ultimo euro, a quelle che sono disposti a perdere qualcosa perchè tutti abbiano almeno il minimo.
Quando penso a questi fratelli, allora penso che sì, forse è possibile. Allora l'augurio continua, Mameli aveva visto lungo ....
Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Infine, qui sotto, il doodle di oggi ... un po' pomposo .. ma con quel'effetto "vittoriano" che piace a me!
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