Domenica fruttuosa!
Oggi ho prodotto una bella crostata ai frutti di bosco e, con gli albumi avanzati, un'infornata di meringhe. Entrambe la cose su evidente commissione del maritino, perchè a me non piacciono ne l'una nè le altre.
Ecco qua le ricette:
Per la pasta frolla ho usato la ricetta trovata su
Giallozafferano, sostituendo lo zucchero a velo col semolato, perchè non ho avuto voglia di passarlo nel mixer
Dopo aver fatto riposare la pasta nel frigoper quasi un'ora, l'ho stesa nella teglia tonda di silicone, ho distribuito sopra la marmellata ai frutti di bosco e, noia mortale, le striscioline di pasta frolla per creare le tipiche losanghe.
Poi, tutto in forno a 170° per circa 40 minuti.
Eccola qua
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Crostata alla marmellata di frutti di bosco |
Poiché nella pasta frolla si usano 4 tuorli, mi sono avanzati 4 albumi ... che hanno subito trovato impiego nelle desideratissime meringhe. (In casa piacciono moltissimo, ma non le faccio volentieri perchè mi pesa impiastricciare la sac a poche o la siringa ... infatti stavolta le ho fatte col CUCCHIAIO!!! )
La ricetta è in un vecchio libro, l'ho sempre trovata perfetta e così uso sempre quella, sebbene in rete si trovino tante ricette con proporzioni anche molto diverse fra loro (una che mi sembra ragionevole è che il peso dello zucchero deve essere il doppio di quello degli albumi), e anche aggiunta di ulteriori ingredienti: sale e succo di limone, per lo più, che dovrebbe servire a togliere l'odore dell'uovo dalle meringhe finite.
La mia ricetta è la più semplice e prevede 80 gr di zucchero semolato per ogni albume.
Oggi, in via eccezionale perchè le uova erano molto piccole, ho usato 250 gr di zucchero per 4 albumi.
Si montano gli albumi a neve ben ferma con lo sbattitore e poi si aggiunge lo zucchero poco alla volta, continuando a frullare. La neve, oltre ad essere ben soda, diventa anche appiccicaticcia e pesante.
A questo punto bisognerebbe mettere il composto nella siringa e creare delle belle montagnette a spirale, ma io ho semplicemente preso cucchiaiate di composto e le ho adagiate con l'aiuto di una spatolina sulla leccarda ricoperta da carta forno. Ok, la forma lascia molto a desiderare, ma ho risparmiato mezz'ora buona
La cottura è la parte più delicata: ho messo il forno al minimo e con la ventilazione in funzione e le ho tenute dentro quasi un'ora. Devono asciugarsi, senza cuocere e, soprattutto, senza colorirsi.
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Meringhe |
Con queste dosi ne sono venute una quindicina, queste sono le superstiti che sono riuscita a fotografare prima che fossero prese d'assalto ...